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Come nella leggenda del vaso di Pandora, ogni tanto mi capita di avere talemente tante idee e pensieri nella mia testa, che vorrei tanto farli uscire tutti di getto.

Ma la testa del vostro Bear Boz non ha un tappo, allora come faccio a liberare tutti questi pensieri, tutta la fantasia?

Il modo più veloce che conosco per farlo è metterlo letteralmente nero su bianco.

Ecco come inizia la storia del vaso di Pandora by Bear Boz.

Ma prima un po’ di mitologia sulla leggenda del vaso di Pandora:

“Secondo il racconto il vaso era un dono fatto a Pandora da Zeus, il quale le aveva raccomandato di non aprirlo.

Pandora, che aveva ricevuto dal dio Ermes il dono della curiosità, non tardò però a scoperchiarlo, liberando così tutti i mali del mondo.

Questi altri non erano che gli spiriti maligni della vecchiaia, gelosia, malattia, pazzia e il vizio.

Sul fondo del vaso rimase soltanto la speranza (Elpis), che non fece in tempo ad allontanarsi prima che il vaso venisse chiuso di nuovo.

Prima di questo momento l’umanità aveva vissuto libera da mali, fatiche o preoccupazioni di sorta, e gli uomini erano, così come gli dei, immortali.

Dopo l’apertura del vaso il mondo divenne un luogo desolato ed inospitale simile ad un deserto, finché Pandora lo aprì nuovamente per far uscire anche la speranza ed il mondo riprese a vivere.”

(fonte Wikipedia)

Prendendo spunto da questo racconto, rigetto su carta tutti i miei pensieri liberando così la fantasia che si trasforma fin da subito in un’esplosione di grafica.

In pochissimo tempo, nella tavola da disegno, prende vita la mia personalissima interpretazione del vaso di Pandora.

Questa tavola diventerà successivamente una creazione Bear Boz che avrete già visto sui vari profili social di Facebook e Instagram.

Pirografata interamente a mano, dà sempre quel tocco di originalità e unicità in più tipiche delle creazioni Bear Boz.

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